Ma noi andiamo ad osservare ! Una delle poche serate veramente fredde di questo Dicembre 2016 -5º C alle 23.30 ma e’ sereno e la Luna inizia a disturbare solo sul tardi. Il tubo acclimatato e pronto per iniziare la caccia agli asteroidi. Accendo la montatura il computer e carico il software Voyager. Connetto la camera CCD e la faccio raffreddare fino a -20° , in casa al calduccio il PC e già sulla pagina del Minor Planet Centerrelativa agli oggetti NEO. Filtro quelli abbordabili con una magnitudine inferiore alla 19.2 e memorizzo le coordinate per il puntamento del telescopio calcolo il tempo di esposizione e sempre in Voyager imposto la cattura delle immagini e dei Dark . Nel contempo fuori seduto su una seggiolina in plastica mi stà congelando il culo e anche se ho il cappello sento freddo nel collo (brutta cosa per la mia cervicale) mi sbrigo a fare il sync¹ della montatura e mi proietto in casa . Attivo Teamviewer e mi collego muovo il telescopio fino alle coordinate del target “XYBC5F0” ,cosi si chiama questo sasso di 17º mag. che si muove nel cielo ed e’ stato scoperto da poche ore da una Survey. Dopo il plate solve² del campo per assicurarmi di essere esattamente dove dovrebbe trovasri il sasso inizio le acquisizioni delle immagini (21 secondi a frame) e lancio il programma Astrometrica , per la riduzione dei dati , l’attesa è spasmodica appena ho un numero di frame sufficiente li utilizzo e faccio lo stack per vedere che magnitudine raggiungo nel frattempo fuori a -5° C succede questo.
Ma in queste condizioni in inverno si sfrutta meglio la serata non essendoci umidità che crea condensa ovunque , mentre con il freddo asciutto basta ripararsi o stare in casa se avete il telescopio remotizzato. Fino a pochi anni fa (ero piú giovane) la notte per Castelvecchio si aggirava un losco figuro in tuta da sci berretto e sciarpa tanto da rendersi irriconoscibile con temperature simili a questa di stasera riuscivo a stare fuori anche 2 3 ore ma poi crollavo dal freddo e frettolosamente riponevo la strumentazione distruggendomi la schiena durante il trasporto del telescopio e della montatura che cercavo di smontare il meno possibile. Poi una volta a letto se sfioravo mia moglie con un piede potevo rischiare il linciaggio da quanto era freddo. W la tecnologia !